Antefatto: questo è un post scritto di
getto, con quello che mi passa per la testa ultimamente. Perdonate la
sintassi a volte troppo colloquiale e il lessico sicuramente non
all’altezza dei miei post consueti.
Sono entrata nel mondo del cosplay da
relativamente poco tempo rispetto alla maggior parte delle persone
che ho conosciuto: poco più di un anno e mezzo fa, all’iComix del
Novembre 2015, ho partecipato alla mia prima fiera da cosplayer e non
da semplice visitatrice in borghese. Ero stata ad un paio di eventi
in precedenza (Galliate Comix e Games Week 2015),grazie ai quali ho
scoperto un mondo divertente, dove conoscere persone nuove, nerd
come me, un mondo del quale ho voluto fare parte attivamente.
Tutto questa premessa per dire che ho
iniziato a fare cosplay perché mi piace e continuerò a farlo perché
mi diverto e perché ho conosciuto finora molta gente carina,
simpatica, socievole. Amo fare la scema in fiera, fermarmi a fare
foto, chiederne io ad altri, senza mai prendermi sul serio, perché
no, non riesco a prendermi sul serio vestita da Pollon o con una
mascherina nera sugli occhi.
E allora, perché questo post? Perché
ultimamente vedo sui social una proliferazione assurda di flame, insulti, discussioni inutili che non mi sta piacendo affatto. Vedo un netto
contrasto tra l’atmosfera che si respira in fiera e quello che
leggo sui social. È vero, internet è pieno di troll e leoni da
tastiera da prima che comparissero facebook & Co, ma ultimamente mi pare
che la cosa stia sfuggendo di mano.
Vedo post creati appositamente per
provocare un flame, cosplayer che prendono per il culo altri
cosplayer o chi non fa parte di questo mondo per motivazioni
non meglio precisate, persone che si arrogano il diritto di criticare
e pretendono di dire chi può fare o non fare cosa.
BASTA!
Credo sia il caso di fare tutti quanti
un passo indietro, rivedere le nostre priorità e l’atteggiamento
che abbiamo nei confronti degli altri.
IL COSPLAY E’ UN PASSATEMPO, NON UN
LAVORO. Forse qualcuno riesce a viverci, ma per la maggior parte di
noi è e rimarrà un passatempo. Facciamocene una ragione, una volta
per tutte! E in quanto passatempo va affrontato come tale; invece
aprendo i vari gruppi facebook dedicati non trovo altro che rivalità, lamentele perché non si è stati premiati ad una gara o
perché in giuria c’è quel cosplayer piuttosto che un altro … ma
perché? Perché inacidirsi il sangue quando si potrebbe
tranquillamente andare tutti d’amore e d’accordo?
Ricordiamoci
che essere famosi nel cosplay non significa nulla. Non si è FAMOSI,
si è CONOSCIUTI NELL’AMBIENTE. C’è una grossa differenza.
Nessun cosplayer verrà chiamato per essere intervistato dalla D’Urso
o da Mentana; nessuno, per quanto conosciuto in ambito cosplay, verrà fermato per strada, nessuno di noi diventerà FAMOSO.
Tutti continueremo a recarci al supermercato senza problemi. Fidatevi, sarà così.
Proprio per questo nel mondo del
cosplay c’è spazio per tutti e ognuno di noi può diventare più o
meno CONOSCIUTO (non famoso) per le sue capacità: chi è un ottimo
costumista, chi un make up artist con i controfiocchi, chi è bravo a
costruire armature, chi è particolarmente somigliante ad un
personaggio … insomma ognuno può trovare la propria strada, farsi
conoscere e apprezzare, senza per questo denigrare quella degli
altri.
Per quanto mi riguarda credo che l’unica cosa che so fare
davvero bene sia scrivere, e quindi ho ripreso in mano questo blog ed
eccomi qui. Ci guadagnerò? Non credo proprio… ma non è questo il
mio obiettivo. Sento di avere delle cose da dire e mi sono creata
questo spazio per farlo. Vi romperò le scatole spammandovi questo
blog in tutte le salse? OVVIAMENTE! Mi arrabbierò se qualcun altro
ne dovesse aprire uno? CERTO CHE NO!
Perché dovrei?
Basta criticare, basta accanirsi gli
uni contro gli altri!
Rispettiamoci e rispettiamo le scelte altrui. Ad esempio io non amo i cosplay gratuitamente nudi, come i mashup di Slave
Leia + qualsiasi altro personaggio a scelta (in realtà non amo i
mahup in generale ma questa è un’altra storia …), ma di sicuro
non vado ad inveire su facebook contro le ragazze che lo fanno.
Scelta loro, punto. Io preferisco un cosplay più fedele
all’originale quindi mi atterrò a questa mia scelta, ma è una
decisione mia personale.
Il fatto che non mi piaccia l’idea di un
tipo di costume, non mi autorizza a screditare pubblicamente chi lo
fa.
Come nessuno dovrebbe sentirsi autorizzato a screditare
chicchessia solo perché fa l’ennesimo cosplay di Harley Quinn o di
Elsa, perché fa una versione alternativa di un personaggio, perché
fa crossplay, perché fa una versione genderbend, perché il cosplay
non è perfetto nei minimi particolari, perché … (aggiungeteci
quello che volete). IL COSPLAY E’ UN PASSATEMPO! E se vogliamo
anche una forma d’arte, e come tale ognuno sceglie l’espressione
che meglio lo rappresenta.
Idem per il discorso Patreon; nemmeno
io condivido l’idea di vendere le mie foto, soprattutto senza veli,
ma non per questo mi sento libera di definire “cagna” chi lo fa.
Alcune ragazze vogliono vendere le loro foto? Libere di farlo. Se ci
guadagnano meglio per loro. Io non ho nessun interesse a screditarle,
tanto che a me non ne viene in tasca nulla. Posso dire che è una cosa
che io non farei, ma io sono io, non sono loro.
Altro tormentone che mi ha dato molto
fastidio ultimamente è il prendere in giro chi non conosce
il cosplay e lo guarda con ignoranza e pregiudizio. Non è
comportandosi in questo modo che si avvicinano le persone al cosplay;
non è prendendole in giro o trattandole con superiorità che possiamo vincere i loro pregiudizi e invogliarli ad interessarsi a noi e a
capire di più ciò che facciamo. Trattiamo gli “esterni” con rispetto, spiegando
loro che non è una cosa stupida, ma che è un ambiente sano,
divertente, stimolante.
Però poi creiamolo questo mondo che vogliamo
far conoscere agli altri!
A costo di
sembrare retorica vi dirò: c'è già tanta bruttezza a questo
mondo, tante occasioni per far sentire le persone inappropriate (vi
rimando, a proposito, al mio articolo sul Blue Whale nel Bosone),
necessità di creare delle challenge per provare a sentirsi felici;
noi abbiamo la possibilità di giocare e divertirci con i nostri
personaggi preferiti, di tornare bambini anche solo per qualche ora.
Non roviniamo tutto con la stupidità.
PS: tutte le foto in questo post sono VOLUTAMENTE brutte foto, prese da facebook e per lo più fatte con il cellulare. questo perché ritengo che siano quelle che incarnano meglio ciò che io penso debba essere lo spirito di una fiera. non me ne vogliano le persone immortalate, ma siamo più belli così!