Ci ho messo tempo a scrivere questo
secondo post sul viaggio in Francia perché ci metto un sacco di
tempo a sistemare le foto. Sono inqualificabile, lo so! Però adesso
le ho terminate ed eccovi il racconto.
La seconda tappa del nostro viaggio ci
porta sul Canal du Midi; ma proprio proprio sul canale: la
nostra Gite de France a Homps era una splendida villa
ottocentesca situata così vicino alla riva del canale che dovevamo
fare attenzione a non finirci dentro con la macchina uscendo dal
parcheggio!
Ma andiamo con ordine.
Lasciamo Lunel in mattinata ma
senza fretta, prendendo l’autostrada in direzione Narbonne.
L’idea è di fare una tappa intermedia e per questo dobbiamo uscire
dall’autostrada nei pressi di Bèzier e inoltrarci per strade
extraurbane che si snodano nelle colline del Minervois.
Il Minervois è una regione
francese famosa per i suoi vini (tanto per cambiare!) e deve il suo
nome al paese di Minerve, nominato tra i Borghi più belli
di Francia. Il paesaggio è costituito da dolci colline coperte
di vigneti che si estendono a perdita d’occhio.
Vigne, vigne, vigne
ovunque! Ogni tanto un ulivo
La nostra idea è di raggiungere
proprio Minerve, il piccolo borgo medievale posto su una
grande roccia e circondato da canyon e falesie rocciose. Qui, nel
1210 fu condotto il primo grande eccidio della crociata contro gli
Albigesi. Si pensava che Minerve fosse inespugnabile,
ma Simon de Monfort la prese d’assedio; dopo sette settimane
la città capitolò, ma i Catari rifiutarono di abiurare la
loro fede e in 150 morirono bruciati. Un monumento ricorda ancora il
luogo del grande rogo.
Oggi Minerve è un paesello di
126 abitanti, visitabile in un’ora. Le stradine strette, le case
medievali, la chiesa di Sant Etienne del XI-XII secolo e il
grande ponte di pietra ne fanno un piccolo gioiello per gli amanti
del medioevo. Nel borgo sono poi presenti numerose cantine dove
degustare il vino locale direttamente dai produttori. Inutile dire
che ce ne siamo andati ubriachelli e con tre bottiglie di vino in più
nel bagagliaio! XD
Vinoh!!!
Arriviamo a Homps che è ancora
metà pomeriggio, molto prima di quanto preventivato.
Abbiamo soggiornato alla
Maison desPalmiers, una bella villa costruita dalla famiglia
Saint
Exupery nel 1860. La stanza era splendida, arredata con mobili
d’epoca, ampi finestroni e carta da parati azzurra, e tutta la
struttura era adorabile, con un giardino mediterraneo dove, tempo
permettendo, fare colazione. Purtroppo noi ci siamo riusciti, poiché
quei giorni soffiava un forte vento gelido, e soprattutto la mattina
faceva molto freddo. Peccato che furba come una volpe, mi sia
dimenticata di fotografarla.
Il Canal du Midi è esattamente
come me lo immaginavo: elegante ma senza sfarzo, di quella
raffinatezza silenziosa che solo i quadri dell’impressionismo
francese sanno trasmettere. Le house boat lo solcano pigre (la
navigazione è consentita ad una velocità massima di 8 Km/h!), le
sue rive, collegate da ponti antichi come il canale stesso, sono
fiancheggiate da alti platani, vigne e prati. Nei centri abitati,
come Homps, i locali, ristoranti, le enoteche si affacciano
tutti sul canale, ma senza eccessi, senza schiamazzi; non una sedia
fuori posto o un rumore troppo forte.
L’eleganza è regina
assoluta di questo piccolo angolo di Francia
E a noi non resta che adeguarci,
vestirci bene e camminare lenti, verso il
wine bar più vicino
(
vin au verre), che in realtà era il ristorante
LeTonnelliers, a goderci con calma un aperitivo e poi un’ottima
cena.
Il giorno dopo lo dedichiamo all’unica
tappa scelta da Lui:
Rennes-le-Chateau e
Carcassonne.
Dei misteri che avvolgono
Rennes-le-Chateau ho parlato sul
sito de
Il Bosone, qui ne voglio parlare da
turista; il borgo è carino, anche se non eccezionale, in un’oretta
lo si riesce tranquillamente a girare tutto, fermandosi anche nei
negozietti di
souvenir. Il posto è ovviamente preso d’assalto
da turisti di ogni nazionalità ma rimane abbastanza tranquillo e
soprattutto molto, molto fresco. Non siamo entrati nel museo poiché
non avevamo moltissimo tempo a disposizione, però la vista dal
belvedere accanto alla
Tour Magdala ci ha incantati. Un
bicchiere di vino (tanto per cambiare XD) e un panino per pranzo e ci
siamo rimessi in auto verso
Carcassonne.
Carcassonne
… almeno una volta nella vita è da
vedere. La
cittadella medievale fortificata è una delle
meglio conservate d’Europa ed è
Patrimonio Mondiale dell’UNESCO
dal 1997; costruita su fondamenta romane, la cittadella divenne
famosa per il suo ruolo centrale nella
crociata Albigese.
Con la sua cinta muraria e le 72 torri, è una visione mozzafiato non
appena si raggiunge la città. Il resto perde importanza davanti a
tale maestosità. Essendo così famosa era, ovviamente, inondata dai
turisti: nelle stradine attorno al castello (l’ingresso al castello
è a pagamento ma l’interno delle mura è ad accesso libero) era
impossibile camminare e i negozi erano gremiti di gente. Noi abbiamo
visitato tutto il castello, in un continuo sali e scendi da scale,
scalette; bellissimo ma stancante. Ammetto di aver rimpianto la
mancanza di un obiettivo grandangolare per la mia Canon!
L’unica pecca: non aver potuto
assaggiare la
Cassoulet, il piatto tipico della regione e
cucinato quasi ovunque a
Carcassonne, ma il parcheggio
interrato chiudeva alle ore 20, troppo presto per permetterci di
gustare la cena con calma. Alla fine siamo ritornati a
Homps, per poi dirigerci a
Olonzac e cenare a
Le Minervois Bel, un elegante ristorante con un servizio impeccabile!
Il terzo e ultimo giorno di permanenza
a
Homps l’abbiamo impiegato per visitare
Narbonne. La
città ha una storia millenaria, essendo stata la prima colonia
romana fondata al di fuori dell’Italia, nel 118 a.C. e divenendo
poi la capitale della
Gallia Narbonense.
Narbonne è
una città curata ed elegante, pulita e piena di fiori; la
passeggiata lungo il canale permette di scoprire una città luminosa
e raffinata, accogliente e mai caotica. Anche il mercato dislocato
lungo il canale mancava della tipica connotazione degli analoghi
italiani: nessuno che strillava, niente spintoni; insomma i francesi
dimostrano eleganza in tutto.
Di Narbonne abbiamo visitato il
Palazzo dell’Arcivescovo, un imponente palazzo in stile
gotico oggi sede del municipio, e la cattedrale di St. Just e St.
Pasteur, l’unico esempio di cattedrale gotica del mediterraneo,
e ne è valsa davvero la pena.
Poi la stanchezza della vacanza ha
iniziato a farsi sentire e abbiamo dirottato il pomeriggio verso la
spiaggia di
Narbonne Plage; attenzione!
Narbonne si
trova a circa 20 Km dal litorale, quindi occorre prendere l’auto e
spostarsi lungo una strada un po’ curvosa che supera un altopiano
brullo e roccioso. Da lì la vista è mozzafiato!
Narbonne Plage è una tipica
cittadina di mare, con ristoranti, negozi di souvenir e profumo di
crema solare ovunque; abbiamo raggiunto la spiaggia libera e siamo
rimasti un paio d’ore a riposarci sotto il sole, per poi ripartire
in direzione Homps.
Alla sera siamo tornati da
Les
Tonnelliers per un bicchiere di vino e le immancabili olive
d’aperitivo e abbiamo cenato da
En Bonne Compagnie, piccolo
ma grazioso bistrot con una cucina davvero deliziosa, dove avevamo
cenato anche la prima sera, tornando a casa belli ubriachelli!
La mattina dopo, prima di ripartire in
direzione
Perpignan, ci siamo regalati una piccola crociera di
due ore lungo il
Canale.
Questo angolo di Francia ci ha
conquistati, per la calma dei residenti, per il loro stile di vita
lento ma sempre elegante, cordiali senza essere mai invadenti. La
luce, regina di tutto, è qualcosa di eccezionale, limpida, chiara,
calda.
Siamo stati così
bene qui … ma è già ora di ripartire per la terza tappa.