In fiera, come a tutti gli eventi che
coinvolgono molte persone, si incontra gente di ogni tipo: persone
simpatiche, persone antipatiche; persone interessanti e altre un po’
meno.
Qualche volta capita di conoscere
persone che hanno davvero qualcosa da dire, e che lo fanno bene.
Una di queste è Pamela Williams,
pseudonimo di Pamela Meleca, ed è di lei che oggi voglio parlare, in
particolare del suo libro “I Baroni del Cielo”.
Ho conosciuto Pamela alla scorsa
edizione del Rock In Comics a Somma Lombardo, evento del quale vi
avevo parlato qui; durante la giornata Pamela ha
presentato il suo libro e in più ho avuto l’occasione per
scambiare qualche parola con lei.
Ci siamo poi riviste successivamente a
Trecate e a Ricetto e, poiché abbiamo in comune alcune amicizie
nell’ambiente cosplay, abbiamo approfondito la conoscenza
reciproca. Devo dire di aver trovato in lei una ragazza molto gentile
e disponibile, una cosplayer in gamba ed una persona molto alla mano.
Come ho già fatto in passato (vi
ricordate di Alessia Palumbo?) ho voluto dare a Pamela e al suo libro
un’opportunità: l’ho comprato e, con un ritardo di due mesi
sulla tabella di marcia, a giugno l’ho letto;
ed ora, a distanza di un mese, ecco la mia recensione.
Iniziamo a dire che I Baroni del Cielo
è il primo libro pubblicato da Pamela, per l’editore Sillabe di Sale; questa la sinossi presente sul sito dell’editore (così evito
spoiler):
Quando la Signora di
tutte le terre di Drakonar Rain decide di tornare alla Villa
ereditata dall’amato nonno, non immagina certo che la sua vita
possa venire sconvolta da avvenimenti eccitanti e situazioni
mortalmente pericolose…
Ivy Drakeryan è la
predestinata ignara del crudele destino che l’attende, immerso in
una dimensione oscura della quale nemmeno lei ne è a conoscenza,
almeno fino a quando non incontra il Demone da sempre imprigionato
sotto i suoi occhi che ne reclama il possesso, trascinandola in
un’atmosfera carica di tenebre e di sensualità dove difficilmente
Ivy riuscirà a ribellarsi e a resistere al lato oscuro della
passione.
Tra incontri intriganti
ed eventi inaspettati, la protagonista dovrà affrontare numerosi
ostacoli che metteranno a repentaglio non soltanto la sua vita, ma
anche quella delle persone più care.
Tenebre e sensualità,
personaggi misteriosi ed intriganti, situazione magnetiche e giochi
di seduzione eccitanti che non staccheranno il lettore fino
all’ultima pagina.
Benché pensato
come primo volume di una saga, potrebbe benissimo essere un romanzo
autoconclusivo: il finale rimane sì aperto, ma la trama si chiude
comunque senza un vero e proprio cliffhanger; e la cosa, in realtà, a
me non dispiace affatto. Mi piacciono i libri che si concludono
lasciando la possibilità di un altro volume ma senza l’urgenza di
doverlo leggere.
I Baroni del Cielo è un fantasy un po’
atipico, dove la consueta ambientazione pseudo-medievale lascia il
posto ad un mondo dal sapore vittoriano: innanzitutto l’ambientazione
è in una villa e non in un castello; inoltre vengono affiancati come
mezzi di trasporto cavalli, carrozze ed un aeroplano. Anche gli abiti
dei protagonisti, e soprattutto di Ivy, rielaborano uno stile di
inizio novecento, in chiave più moderna e quasi fumettosa. Si
discosta un po’, quindi, dal fantasy classico che siamo tutti
abituati a conoscere, e lo stile ricorda un po’ i manga
giapponesi: soprattutto nei primi capitoli si ha l’impressione di
leggere la versione romanzo di un manga. E se all’inizio la cosa
destabilizza un po’, proseguendo la lettura è molto piacevole.
La trama è bella ed intrigante, ben
bilanciata e soprattutto mai scontata.
E anche quando le vicende sembrano aver
preso una direzione intuitiva, non manca mai il colpo di scena che
lascia il lettore a bocca aperta, soprattutto nei capitoli finali.
I personaggi sono ben caratterizzati e
portano il lettore ad immedesimarsi con essi oppure a detestarli: Ivy
proprio non riuscivo a sopportarla, l’ho detestata per tutto il
romanzo, non empatizzando mai con lei, con i suoi sentimenti e con le
sue scelte. Ma come dico sempre, se un personaggio riesce a suscitare
dei sentimenti nel lettore, che sia simpatia o, al contrario,
insofferenza, significa che il personaggio è decisamente riuscito.
In alcuni passaggi la narrazione
risulta un pochino criptica e alcune frasi ho dovuto rileggerle un
paio di volte, ma nel complesso è un libro ben scritto, scorrevole e
mai pesante.
I capitoli centrali, relativi ai sogni
della protagonista, saranno la gioia dei lettori amanti delle
atmosfere più horror: benché ad Ivy non succeda (quasi) nulla di
male, l’ansia traspira dalle pagine, al punto che, leggendolo di
sera prima di addormentarmi, mi sono spesso ritrovata a fissare gli
angoli bui della stanza con un certo timore.
Non mi sono piaciute invece le scene
erotiche, descritte in maniera troppo esplicita e con un linguaggio
troppo grezzo, ai limiti del colloquiale, che poco si presta ad un
romanzo; allo stesso modo mi ha infastidito molto il modo in cui Ivy
esprime i suoi sentimenti nei confronti di Math, di Alex, o di
chicchessia: uno stile molto shojo, o young adult che stride con
il pubblico a cui è rivolto il romanzo.
Ma del resto qualche pecca un lavoro
d’esordio deve pur averla, e in ogni caso questi sono peccati
veniali che sono certo verranno corretti nei libri futuri; perché I
Baroni del Cielo è in generale è un buon libro e un ottimo esordio
che vi consiglio vivamente di leggere; ci sono dei dettagli da
sistemare, ma Pamela ha talento e deve assolutamente continuare a
scrivere!
Aspetto con ansia il prossimo volume!