Io sono una divoratrice seriale di
libri … no davvero, ho raggiunto vette da 40 libri l’anno e ho
comprato un ebook reader anche per non avere pile di libri in giro
per casa a prendere polvere.
Leggo più o meno qualunque cosa abbia
almeno due frasi per pagina.
Il mio genere preferito è il fantasy:
lessi il Signore degli Anelli in tempi non sospetti, quando Jackson
non aveva ancora iniziato a girare il film, ho il libro completo
delle Leggende di Earthsea e ho iniziato la saga di Geralt di Rivia,
ma magari di questi parleremo un’altra volta.
Perché vi sto dicendo tutto questo?
Perché vorrei parlarvi di un libro fantasy di una giovane autrice
che ho scoperto alla scorsa fiera di Galliate, ovvero I Due Regni
– La Città Intera della giovanissima Alessia Palumbo (qui il
link alla pagina facebook, qui quello al sito).
Iniziamo dalla trama, così come viene
descritta dalla stessa autrice in quarta di copertina:
“In un regno devastato dai
conflitti fra maghi e guerrieri, la Città Intera è sorta, baluardo
nella lotta contro chiunque possieda sangue magico.
In questo scenario si muove Farwel,
decisa a riportare pace ed equilibro in un luogo dove imperversa solo
timore e morte. In un fantasy, certamente non canonico, si muove la
sfera umana dell’interiorità e di ogni sua sfumatura, non trovando
il malvagio o il corrotto in un mostro da debellare o in una antica
maledizione che pende sul capo indistinto della razza umana, ma
dentro quegli stessi personaggi che creano e distruggono.
Parallelamente alla vicenda, altri filoni narrativi si intrecciano,
mostrando eventi del passato privi del dolore della Città Intera, ma
carichi già di un nefasto presagio”.
Il libro è assolutamente meraviglioso,
avvincente e appassionante; io non riuscivo a smettere di leggerlo! È
un romanzo che si muove a metà tra un fantasy classico, incentrato
sulla lotta tra bene e male, dove troviamo magia e combattimenti in
stile cappa e spada, e un romanzo del tutto atipico per il genere,
poiché mancano le creature soprannaturali che ritroviamo invece nei
fantasy classici (un draghetto, però, amica mia, potevi metterlo,
eh? Uno solo… piccino … sullo sfondo …), il mondo è quasi più
simile a quello di un romanzo distopico, oscuro e decadente, e il
nemico non è una minaccia esterna, ma l’umanità stessa, con i
suoi limiti, le sue paure e pregiudizi.
Farwel, poi, non è l’eroina senza
macchia e senza paura che va incontro al suo destino a testa alta e
spada sguainata, come i grandi eroi, ma una donna (forte richiamo ai
romanzi della Zimmer-Bradley) che non solo deve combattere contro
coloro che vogliono sterminare i maghi, ma anche, e soprattutto,
cercare di raccogliere i pezzi di se stessa e della sua vita,
riparando agli errori del suo passato.
Interessante poi l’alternarsi di tre
storie lungo il dipanarsi dei capitoli: le vicende della Farwel
adulta e della sua lotta contro la Città Intera, le vicende della
giovane Farwel all’accademia dove studia per diventare una maga, un
romanzo nel romanzo che la nostra eroina legge nelle pause dello
studio, tre filoni narrativi che si alternano e rincorrono nel libro.
Insomma, un libro che vi consiglio
vivamente, sia che siate appassionati del genere, sia che vi
avviciniate al fantasy per la prima volta.
Inoltre lo trovate anche in versione
digitale, su Amazon, IBS o anche in fiera, cosa abbastanza insolita
per quanto riguarda un autore emergente, e che, personalmente, ho
apprezzato moltissimo, vista la mia conversione quasi completa
all’e-book.
Io, intanto ho prenotato la copia
cartacea numerata del secondo romanzo, perché l’importante è
essere coerenti, sempre!
Foto Credits: pagina facebook I due Regni
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