Ultimamente sono stata poco presente
qui sul blog,ma un luglio parecchio impegnativo al lavoro, e poi le
agognate ferie mi hanno portato lontano dalla tastiera del pc. Ma
anche le ferie terminano ed eccomi qua.
Le vacanze non sono vacanze se non si
oltrepassa un confine, almeno per me; rimanere a casa tutto agosto
non fa per me: non riuscirei mai a riposarmi davvero se non spiccassi
il volo per una destinazione ignota.
A me, però, il mare non piace
particolarmente e Lui non ci può andare, pena pesanti scottature;
però di andare nel freddo nord non ne avevamo nessuna voglia;
decidiamo quindi per la Francia del sud, calda, assolata, e ignota ad
entrambi.
Lui ha una sola richiesta: Rennes le
Chateau. Affascinato dai templari, desidera visitare il piccolo borgo
sede di tanti misteri. A me stuzzica molto l'idea di visitare una
zona di eretici e quindi organizziamo un tour in tre tappe in
Linguadoca.
La Linguadoca-Rossiglione è un'ex
regione francese, dal 2016 confluita nella regione dell'Occitania.
Inizia al confine con la Camargue e si estende fino al confine
spagnolo. È una regione ricca di storia, di monumenti e siti
turistici, alcuni borghi medievali annoverati tra i borghi più belli
di Francia e alcuni siti patrimonio dell'UNESCO.
Terra di templari, eretici, vino e sale!
Di questa regione noi abbiamo visitato
i dipartimenti del Gard, dell'Herault, dell'Aude e dei Pirenei
Orientali.
Qui vi racconto la nostra prima tappa,
nel Gard e nell'Herault.
Ci siamo mossi in auto dall'Italia, il che è stato
un vero sollievo per me: non avevo vincoli di peso per quanto
riguarda le valigie! Inoltre non avremmo avuto nessun problema di
spostamento, quindi ho cercato dei B&B dai quali raggiungere
comodamente tutti i siti che volevamo visitare.
I primi cinque giorni siamo stati
ospiti del Mas Sant Ange di Lunel, a una ventina di minuti di auto da
Montpellier. Un b&b molto carino, moderno e pulito, con una cucina a disposizione degli ospiti e la colazione servita in giardio; noi ci siamo trovati molto bene e vi rimando al
sito di booking per i dettagli.
Da qui poi raggiungere quello che
volevamo vedere è stato un attimo.
Saintes – Maries – de – la –
Mer
Questa cittadina di mare è in realtà
in Camargue ed è stata la meta del nostro primo pranzo francese; una
cittadina bianca, luminosa e pulita, che deve il suo nome alla
leggenda provenzale delle “Marie del Mare”, secondo la quale
Maria Salomè e Maria Jacobè avrebbero raggiunto la regione in
barca, insieme alla serva Sara (la “vierge noire” diventata
patrona dei gitani) e ad altri seguaci di Gesù.
Da vedere assolutamente la chiesa
fortificata, dal cui tetto si gode la vista della città e delle sue
spiagge finissime.
abbiamo pranzato in un bar sul lungomare, vicino all'attracco del battello per il tour della costa camarguese; tapas e un'insalata nicoise molto invitanti. fate un giro sul mio Instagram per vedere la foto.
Nimes e Pont du Gard
Elegante e silenziosa, Nimes, capoluogo
del dipartimento del Gard, ci ha stupiti perché molto più piccola
di quanto ci aspettassimo. Da vedere assolutamente l'Arena,
l'anfiteatro romano del 1 secolo d.C., la Maison Carrée, il tempio
romano del 5 anno d.C., uno dei meglio conservati al mondo, e la Tour
Magne, quello che rimane di una torre di guardia del 16 a.C che si
raggiunge dal settecentesco Jardin de la Fontaine.
In Esplanade Charles de Gaulle abbiamo
mangiato delle ottime omlettes.
E non si può andare a Nimes senza
prima recarsi al Pont du Gard, il colossale acquedotto romano del 1
secolo d.C., un monumento straordinario ed imponente, sito
dell'UNESCO dal 1985 e nominato Grand Site de France dal 2004.
Saint-Guilhem-le-Desert
Nelle Gole dell'Herault, in mezzo ad
alte falesie, nel 804 d.C., Guilhem, cugino di Carlo Magno, fondò
l'abbazia di Gellone, che divenne una tappa fondamentale nel cammino
di Santiago. Nel XI secolo l'abbazia fu ricostruita ed è, ai giorni
nostri, una delle più importanti testimonianze dell'arte romanica
della Linguadoca. Attorno all'abbazia si sviluppa un piccolo borgo,
inserito nel patrimonio mondiale dell'UNESCO insieme al vicinissimo
Pont du Diable, uno dei più antichi ponti medievali di Francia. Il
sito è anche nominato Grand Site de France.
Il ponte ci ha un po' delusi, mentre
perdersi per i vicoletti di Saint-Guilhem è bellissimo, fino ad
arrivare alla piazza principale dove un immenso platano fa ombra ai
turisti che sorseggiano un buon bicchiere di vino. Molti, infatti, i venditori di vino che gestiscono un piccolo negozio di degustazione. provate il rosè, noi ne siamo stati conquistati.
Aigues Mortes e le Saline
La cittadina di Aigues Mortes è
interessante più per la sua cinta muraria che per la città in sé,
che non ha nulla di diverso di tanti altri borghi in Linguadoca. Ma
la cinta muraria è eccezionale e la sua vista vale la visita. E
quando si è lì non si può evitare la visita alle saline, dalle
quali si gode di uno spettacolare panorama sulle mura circondate
dagli stagni di acqua rosa, dai quali viene estratto il famoso sale
della Camargue.
Il tour di un paio d'ore con il trenino
è decisamente turistico ma molto suggestivo. E poi la visita allo
shop vale la pena solo per portarsi a casa vagonate di sale
aromatizzato!
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