giovedì 5 luglio 2018

Comparanoia




Comparanoia: una bellissima parola in lingua inglese che riassume perfettamente quella condizione, comune a molte persone, che si potrebbe definire paranoia da confronto; il confronto, spesso inutile, che facciamo tra noi e gli altri, e che ci fa sentire del tutto inadeguati. Guardiamo le altre persone, quello che sono, quello che fanno, ci sentiamo inferiori e veniamo presi dall’invidia, il mostro dagli occhi verdi che non ci permette di essere sereni con noi stessi.

Perché ammettiamolo: se l’erba del vicino è sempre più verde, le vite degli altri sono sempre più interessanti delle nostre; il vicino di casa ha la macchina più figa, la collega si veste meglio di noi, il tipo in palestra è più fisicato … e potrei continuare per ore. Insomma, ci guardiamo attorno e chiunque sembra migliore di noi.

Nell’era dei social, poi, la cosa è portata all’estremo. Scorriamo la home di facebook o instagram e vediamo persone sempre felici, belle, in forma, che viaggiano, acquistano, vivono una vita al 100% e a noi sembra sempre di arrancare. Eccola la comparanoia: guardiamo quello che abbiamo noi, quello che facciamo, quello che siamo e non ci sembra mai abbastanza.
Noi non siamo abbastanza: abbastanza belli, abbastanza ricchi, abbastanza interessanti …
La nostra autostima scivola velocemente sotto le scarpe e pensiamo di dover fare qualcosa per risollevarla. Le opzioni a quel punto sono due:
  • Rimboccarsi le maniche per cercare di migliorarci e raggiungere gli obiettivi (raggiungibili) che vogliamo;
  • Denigrare chi ci sembra migliore, così da sentirci noi i migliori sottolineando i difetti altrui.
La seconda purtroppo è una pratica comune, ed è diffusa in moltissimi ambienti.

Nemmeno il cosplay ne è esente, anzi; tra liti, flame, pettegolezzi e organizzazioni che si lanciano insulti a vicenda ce ne è per tutti i gusti. Sembra che sia quasi più rilevante chi la dice più grossa rispetto a chi ha il cosplay fatto meglio. Quasi come se denigrare chi ci sta antipatico migliori la qualità dei nostri lavori, indipendentemente dalla realtà dei fatti.
E tutto ciò non è bene. Il confronto sano dovrebbe portare a migliorare noi stessi, dovrebbe spingerci a superare i nostri limiti e ad alzare quella famosa asticella, in qualunque ambito noi vogliamo cimentarci, e non farci denigrare gli altri solo per sentirci meglio. Anche perché questo comportamento non ci aiuterà: se siamo insoddisfatti di noi stessi possiamo sentirci meglio solo migliorandoci. Il vicino ha l’erba più verde? Impegniamoci di più a curare il nostro prato; quel ragazzo che vediamo in palestra ha un fisico migliore del nostro? Diamoci da fare con l’allenamento. Far sembrare gli altri inferiori a noi non servirà a nulla perché ci sarà sempre qualcuno più bravo, più bello, più ricco, più …

Dobbiamo poi renderci conto che quello che vediamo sui social è solo una parte della vita degli altri, e nello specifico la parte che loro scelgono di mostrarci. Se guardate il mio profilo Instagram, ad esempio, penserete che io sono sempre in giro, sempre in viaggio, sempre a fare cose. Quello che vi mostro sono le mie foto dei viaggi, delle fiere a cui partecipo, delle uscite sulla neve, delle cene e degli aperitivi… quello che non vi dico è che magari il viaggio l’ho fatto un anno prima e le foto sono da mesi in attesa di essere postprodotte; o che l’ultima foto che ho messo di me in cosplay è di una fiera di due mesi fa. Di sicuro non vi faccio vedere la serata che passo sul divano, in pigiama, con il viso devastato dalla stanchezza e l’odio verso il genere umano.
La vita che vediamo degli altri, soprattutto quelli che conosciamo poco, è una sola faccia della medaglia, la faccia che loro vogliono farci vedere, un lato bello, accuratamente selezionato. Ma non possiamo mai sapere qual è l’altra faccia della medaglia, cosa c’è dietro ad una vita che ci sembra perfetta.

Non facciamoci prendere dall’ansia da confronto e non cerchiamo a tutti i costi di sminuire ciò che gli altri sono. Guardiamoci allo specchio in maniera critica e cerchiamo i nostri punti di forza da far valere e quelli deboli su cui possiamo lavorare.
Tutto il resto è solo noia … anzi comparanoia!

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