Nella settimana più difficile dell’anno, quella che mi porta alle desideratissime ferie di agosto, ripenso con un pizzico di nostalgia allo scorso weekend, quando siamo stati per la prima volta a Vinci (FI) per la Festa dell’Unicorno. Per la prima volta in tutti i sensi, perché non solo non eravamo mai stati alla Festa, ma non eravamo mai stati a Vinci.
Per gli amanti del fantasy, del
medievale, di cavalieri, streghe e rievocazioni, la Festa
dell’Unicorno è un evento imprescindibile dell’estate; un
anticipo di quello che sarà il Lucca Comics.
Quindi la cittadina di Vinci viene
chiusa al traffico, riempita di bancarelle e stand in ogni dove e le
strade e il borgo presi d’assalto da migliaia di visitatori, tra
semplici curiosi, appassionati e cosplayer.
Come dicevo quest’anno abbiamo
partecipato anche noi e queste sono le mie impressioni.
Chiusa in ufficio con il climatizzatore
acceso ancora porto i segni della cosa veramente destabilizzante
dello scorso weekend è stata il caldo: devastante! Ho le spalle
scottate e il viso irritato dove gli occhiali toccavano la pelle. Si
boccheggiava sabato in serata ma soprattutto domenica. Abbiamo
rinunciato a metterci in cosplay perché la sola idea di vestirci,
truccarci e indossare parrucche ci faceva stare male. Ho stimato
tantissimo i coraggiosi che hanno sfidato le temperature torride e
animato la festa. Un vero peccato però ce lo aspettavamo.
Pollice su, invece, per
l’organizzazione: ottima. Punto. Parcheggi comodi, ben segnalati e
ben gestiti (ok si parcheggiava in un campo con il terreno un po'
sconnesso ma ho visto di peggio a varie feste della birra). Non
abbiamo nemmeno fatto coda per prendere i biglietti. Stuard simpatici
e disponibili, insomma pienamente approvati!
Per il resto … che dire? Vinci è
carinissima, un piccolo gioiello arroccato su una collinetta.
Ovviamente non siamo riusciti a vedere bene la città perché era
invasa da persone e bancarelle, ma quel poco ci ha regalato degli
scorci notevoli. Lui ne ha approfittato per fare qualche foto, io non
ne avevo voglia e ho lasciato la Canon a casa. Le bancarelle erano
molte e molto varie, dalle più classiche con fumetti, Popz e
oggettistica standard, a quelle a tema, dove si potevano trovare
abiti e armi da rievocazione e LARP, articoli di pelletteria e in
acciaio per armature varie, oggettistica a tema fantasy; e non
mancavano gli stand gastronomici che distribuivano sangria, vino,
arrosticini e porchetta. Ahimè ci aspettano giorni di dieta
rigidissima ma … we regret nothing!
Ma la cosa più bella dell’Unicorno è
sicuramente il clima che si respira, piacevole, rilassato, con molta
voglia di fare festa. Alla fine la Festa dell’Unicorno è come una
Lucca in una location più ristretta: moltissimi i cosplayer e molte
le facce note. Persone che magari abbiamo visto e conosciuto in vari
eventi qui e là, erano tutti concentrati qui. Abbiamo visto persone
che frequentiamo spesso come persone che abbiamo solo sentito
nominare sui social. E non so se era il caldo o l’avvicinarsi delle
ferie, ma c’era il clima tipico di una festa di mezza estate etutti
erano in vena di party hard! E chissenefrega di chi era in cosplay e
chi no, di chi è bravo e “vip” e chi no, si era tutti insieme e
con la voglia di divertirsi. Punto. Sabato sera poi con l’aumentare
del tasso alcolico è decisamente aumentata anche l’ignoranza (XD)
e se non c’eravate … beh … shame! Shame! Shame!
Insomma, alla Festa dell’Unicorno
bisogna esserci e probabilmente torneremo anche l’anno prossimo!
Perché un weekend come questo mi regala le energie mentali per
affrontare gli ultimi giorni in ufficio.
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