domenica 15 gennaio 2017

Serial Crush


A chi non è mai capitato di prendersi, almeno una volta, una cotta, tanto clamorosa quanto platonica, per un attore di una serie tv? Dai, lo so che tutte voi donzelle avevate le pareti delle vostre stanze tappezzate con i poster di James Van Der Beek o Joshua Jackson (Dawson’s Creek), di Jared Padalecki o Milo Ventimiglia (Gilmore Girls), o, se avete qualche anno meno di me, di uno dei fratelli Salvatore (The Vampire Diaries).
Ecco, io in realtà ho sempre avuto gusti particolari per quanto riguarda le serie tv: Beverly Hills 90210 non mi ha mai appassionata, ma forse allora ero troppo piccina, e ancora meno mi attiravano Dawson e la sua cricca. Quindi mentre tutte le mie compagne di classe si strappavano i capelli per le vicende del teen drama di turno, io mi innamoravo dei camici bianchi del Chicago General Hospital. Letteralmente.
E.R. – Medici in Prima Linea (ci tengo al titolo italiano!) è la mia serie del cuore, quella di cui ho seguito tutte, e dico tutte, le 15 stagioni, rigorosamente in prima serata su Rai 2, quando la parola streaming non era ancora stata inventata.


E tra le barelle del Pronto Soccorso il mio cuore ha iniziato a battere per il dottor John Carter, interpretato da un allora giovanissimo Noah Wyle. Non ridete, suvvia! Lo so che non è esattamente l’emblema del manzo, ma ero giovane e ingenua allora. La mia passione per il dottor Carter è durata fino a quando nelle corsie del Chigago General ha fatto la sua comparsa il dottor Gates, alias John Stamos, un figone che ancora oggi, a 53 anni, mi fa ribollire gli ormoni! Non per nulla è stato sposato con Rebecca Romijn. Ca va sans dire…


Nel frattempo, e siamo ai miei vent’anni, madre (perché in fondo era lei che deteneva il vero potere sul telecomando!) decide di farmi appassionare ad un altro medical drama, che in realtà è più drama che medical: Grey’s Anatomy. I miei ormoni rimangono stranamente abbastanza indifferenti alla fauna del Seattle General, e pensavo che il fascino del camice bianco fosse per me limitato alla città di Chicago. Ahahahahaha … ingenua! Non avevo calcolato Jesse Williams, aka dott. Avery, un mulatto dagli occhi verdi che ciao proprio!
È poi la volta di Spartacus, e del bellissimo e purtroppo rimpianto Andy Withfield, il primo e gnocchissimo protagonista della serie Starz; in realtà tutto il cast è un catalogo di manzi da paura; cioè, di Manu Bennet ne vogliamo parlare?


Venendo ai giorni recenti, il mio cuore ha battuto intensamente per il King of the North Richard Madden, ahimè fatto fuori alla fine della terza stagione insieme a mezza casata Stark (maledetti Frey!). Ammetto che George R.R. Martin si è beccato molti e sanguinosi insulti da parte mia per questa dipartita.
Al momento grandi gioie me le stanno dando le serie CW; del resto i supereroi hanno sempre il loro fascino!

Stephen Amell (Arrow) ha una fisicità pazzesca e un sex appeal notevole anche quando prende a martellate un copertone (!!!); peccato che con il copertone condivida anche l’espressività recitativa!
E poi Wentwoth Miller … ah, Wentworth Miller! Lo avevo più o meno catalogato tra i materassabili ai tempi di Prison Break e me lo ritrovo undici anni dopo nei gelidi panni di Capitan Cold in Legends of Tomorrow: sguardo azzurro ghiaccio, sorriso malandrino e un accento strascicato da bad boy che apriti cielo!
Non è un caso che ho iniziato un rewatch di Prison Break dalla prima, gloriosa stagione.



Per la gioia dei maschietti, prossimamente farò un post con le attrici gnocche delle serie tv! si accettano suggerimenti!!!

Ph Credits: Google

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